27 giugno 2017
New entry nel circuito Amaparco: la Grotta del Re Tiberio!
Grande novità di quest’anno è l’ingresso nel circuito Amaparco della Grotta del Re Tiberio, che entra a tutti gli effetti tra i ‘parchi tematici’ (19 con la Grotta!) gestiti da Atlantide, che si è aggiudicata la gestione attraverso uno specifico bando emesso dall’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità – Romagna.
La Grotta rappresenta una realtà diversa dagli altri parchi tematici, ma accumunata dagli stessi obiettivi: offrire la possibilità di scoprire e valorizzare il territorio, far conoscere alcune eccellenze del nostro Appennino finora poco conosciute, far vivere piccole e grandi emozioni ai visitatori.
La Grotta di Re Tiberio è indubbiamente la grotta più nota e ‘celebrata’ del Parco della Vena del Gesso Romagnola per la presenza di testimonianze archeologiche che attestano una frequentazione dell’uomo protratta per diversi millenni, anche se i lavori di estrazione del minerale hanno notevolmente alterato questa risorgente. Averne la gestione permette di offrire percorsi di conoscenza sull’archeologia e la storia del territorio ancora più completi: alla Rocca di Riolo infatti è presente una sezione archeologica che conserva alcuni importanti reperti trovati in Grotta.
“Esiste un famoso speco o grotta incavata in mezzo al monte de Gessi, sulla destra del Senio in faccia ed in livello del distrutto Sassatello, detta la tana del re Tiberio. Certo si è però che questa tanto ricordata spelonca mostra d’introdursi nelle viscere della montagna né si può conoscere fin dove…”
Giovanni Antonio Linguerri.
Storia della Valle del Senio – XVIII secolo
La Grotta è visitabile solo con guida e non è possibile accedere in modo autonomo. Si raggiunge per uno stretto, e a tratti ripido, sentiero panoramico che si inerpica sul fianco della parete gessosa, collegato alla viabilità interna del cantiere minerario. Durante la salita, poco prima di giungere all’ingresso della grotta, si nota l’imbocco di una galleria di cava, tra le tante scavate negli anni ’60 e ’70. All’interno di Monte Tondo esiste infatti un reticolo di gallerie artificiali lungo oltre 20 chilometri. Dall’atrio di accesso della grotta si gode di una vista splendida sulla valle e sulla sottostante Borgo Rivola.
L’atrio della grotta è suggestivo per la presenza di numerose nicchie artificiali, “sedili” e veri e propri abbeveratoi scavati nella roccia. Lunga complessivamente oltre 4 chilometri, la Grotta del Re Tiberio è facilmente percorribile, con abbigliamento normale, per un tratto di una sessantina di metri fino alla Sala Gotica. Oltre questa Sala si procede solo con attrezzatura speleologica, ed è comunque sempre necessario il permesso della ditta proprietaria della cava. I rami inferiori della grotta sono infatti molto impegnativi per la presenza di pozzi e strettoie e possono essere percorsi soltanto da speleologi esperti, dotati di adeguata attrezzatura.
Partono in queste settimane tante possibilità di visita guidata alla Grotta, sia al tratto storico sia a quello speleologico, per maggiori dettagli clicca qui.