DALLA COLLINA AL MARE – Un percorso di scoperta delle rupi di Torriana e Montebello
Scarica la mappa del geosito Rupi di Torriana e Montebello
Progetto del Comune di Poggio Torriana realizzato con il contributo della Legge Regionale 9/2006 “Norme per la conservazione e valorizzazione della geodiversità dell’Emilia-Romagna e delle attività ad essa collegate” – 2020
Il progetto ha l’obiettivo di affermare il concetto di salvaguardia del patrimonio geologico, ossia dell’insieme di quei siti rappresentativi della storia del nostro Pianeta, caratterizzati da elementi di alta valenza scientifica, paesaggistica ed educativa.
In questo momento più che in altri è elevata l’attenzione per la fragilità geomorfologica dell’Italia e la valorizzazione dei siti insieme alle attività di conoscenza e sensibilizzazione degli stessi non è solo una necessità, ma anche un’opportunità di crescita della popolazione.
Il geosito Rupi di Torriana e Montebello
Si tratta di un geosito di rilevanza regionale, una successione di rupi e dorsali in netto risalto morfologico lungo il versante sinistro del Marecchia, sino al crinale con la valle del Fiume Uso, nei quali affiorano le formazioni di San Marino e Monte Fumaiolo a contatto con unità argillose caotiche della coltre alloctona della val Marecchia.
Torriana è un caratteristico rilievo allungato a dorsale lungo cui affiorano le formazioni epiliguri di Monte Fumaiolo e San Marino, in accavallamento verso Est sulle Argille Azzurre (Membro delle arenarie di Borello- litofacies pelitico-arenacea). Il contesto geologico circostante è molto complesso, tipico della colata della val Marecchia a cui i lembi epiliguri appartengono. Si tratta infatti di una sorta di embrici e la morfologia asimmetrica della dorsale rispecchia anche questo assetto strutturale.
Tra Montebello e Madonna di Saiano si osserva invece una articolata dorsale che dal crinale tra Uso e Marecchia si sviluppa in modo composito, con selle che ne interrompono la continuità, sino al fondovalle Marecchia. A nord le pareti rocciose segnano il passaggio tra la formazione epiligure di San Marino e le Liguridi sottostanti (Argille Varicolori della Val Samoggia), che in questa zona corrisponde a una superficie di accavallamento. Verso sud invece si osserva il passaggio stratigrafico alla Formazione del Monte Fumaiolo e alle Marne del Termina. Il contesto geologico è quello tipico della colata della val Marecchia.
La propaggine di Madonna di Saiano è separata dal resto della dorsale tramite la vallecola del fosso Saiano e da coltri di frane complesse attive e quiescenti.
Molto interessanti sono anche i gessi messiniani che affiorano tra Torriana e Montebello. Si tratta di un piccolo lembo di gesso selenitico messiniano, tettonicamente compreso nelle Liguridi della colata della val Marecchia, interessato da attività estrattiva, dove affiora una parte della successione evaporitica con elementi di interesse stratigrafico e sedimentologico. Lungo il fronte di cava affiorano 3 banconi di gesso selenitico, nei quali si osservano grandi cristalli a coda di rondine separati da strati sottili di peliti bituminose. Sono la testimonianza di tre cicli evaporitici, di cui il secondo è attraversato da una superficie di dissoluzione. Il ciclo superiore è quello di maggiore spessore, in totale 15-20 m, troncato al tetto da una superficie di dissoluzione molto marcata con morfologie riconducibili a un paleocarsismo di età non precisabile. Il ciclo intermedio è composto da 5 m di gesso selenitico con i geminati a coda di rondine che crescono a partire da un livello di gessoruditi fini, a loro volta giacenti con contatto erosivo su peliti scure.
È l’unica cava attiva in Emilia Romagna ad estrarre ancora gesso selenitico a grandi cristalli, a scopo ornamentale.
Per sapere di più sui geositi della regione Emilia-Romagna:
https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/geologia/geologia/geositi-paesaggio-geologico